È una centrale elettrica costruita nel 1912 nel quartiere Ostiense per volere del Sindaco Nathan e dell’Assessore Montemartini, a cui è dedicata, per fornire energia elettrica a basso costo a Roma.
Dopo cinquanta anni di esercizio a causa dell’obsolescenza del ciclo produttivo, viene definitivamente dismessa nel 1963 e si susseguono per molto tempo parziali demolizioni ma anche interventi di riqualificazione, finchè nel 1995 l’Acea, proprietaria della centrale, fa un accordo con i Musei Capitolini per destinare alcuni locali della Centrale al deposito di sculture e reperti archeologici di epoca romana che devono essere trasferite temporaneamente dal Palazzo dei Conservatori in Campidoglio per consentire l’esecuzione di lavori di ristrutturazione.
Ma nel frattempo prende forma l’idea di restaurare i macchinari e adeguare gli spazi alle esigenze museali il che avviene, dopo un primo periodo di mostre provvisorie, con la nascita del Museo Montemartini dove prende vita una straordinaria convivenza tra gli imponenti macchinari dell’originaria centrale elettrica e le circa quattrocento statue e altre opere di epoca romana: “uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale”