È un’isola ubicata in mezzo alla Senna nel quartiere Boulogne Billancourt a sud di Parigi, dove nel 1919 la Renault apre una fabbrica di automobili che rimane in funzione fino all’inizio degli anni ’90 quando, a seguito delle profonde modifiche intervenute nel settore automobilistico, si avvia un processo che porta in poco più un decennio alla completa dismissione dell’insediamento.
All’ipotesi sostenuta dalla speculazione immobiliare di demolizione totale per lasciare spazio alla nuova edificazione, si contrappone una forte posizione sostenuta, tra gli altri, da Jean Nouvel che nel 1999 invia una lettera al quotidiano “Le Monde” nella quale mette in evidenza il valore culturale che il costruito porta con sé: “Non di rado l’architettura industriale, l’architettura militare, l’architettura nata da qualsiasi forma di necessità rilascia un grande potere. Il punto è sapere se oggi possiamo costruire la città radendo chilometri di strutture, soprattutto quando presentano una storia particolarmente ricca, notevole, profonda”. Questa linea raccoglie consensi e si arriva a una soluzione che prevede la realizzazione di due nuovi quartieri sulle sponde opposte – Le Trapèze e Le Quartier du Pont de Sèvres – ma anche la rigenerazione dell’isola con la realizzazione, tra il 2003 e il 2017, della Seine Musical, un polo internazionale della musica che comprende un auditorium per musica classica con 1150 posti, una Grande Salle per circa 5mila posti, oltre a scuole, spazi per giochi, servizi commerciali e un grande parco urbano.